Le carote fermentate sono così ricche di batteri da costituire un portentoso concentrato di probiotici sempre a nostra disposizione.
La ricetta è estremamente semplice ma vi consiglio di usare alcuni accorgimenti: carote biologiche, sale non iodato, perché lo iodio potrebbe distruggere i nostri preziosi batteri, infine se usate l’acqua del rubinetto, abbiate cura di metterla in un contenitore con la percentuale di sale stabilito, per almeno mezza giornata, in modo da far evaporare il cloro.
Queste carote potete consumarle in mille modi: per fare un’insalata, per farcire un hamburger, un tramezzino; o per preparare un sano e gustoso antipasto.
Riempite il vaso con le carote già pulite e tagliate, disponetele in piedi e ben pigiate una vicina all’altra, lasciate almeno 2 centimetri liberi dal bordo superiore del vaso. A parte, mescolate bene l’acqua, l’aceto e il sale e versatelo sulle carote avendo cura di ricoprirle completamente e di non lasciare sacche di aria tra gli strati.
La fermentazione parte da sola ma è necessario svitate il tappo una volta al giorno e far prendere aria alle carote almeno per un minuto e tenerle sempre ricoperte dal liquido e richiudete.
Dopo un paio di giorni, inizierà la fermentazione vera e propria con bolle, e rumoretti, dopo circa 4 giorni inizieranno cambiamenti di odore, colore e sapore: per farla breve le vostre carote avranno un sapore di sottaceto.
Se per caso fosse uscita un po’ di salamoia, rabboccate pure con un po’ di acqua. Lasciate le carote a fermentare 2 settimane in estate e 4 settimane in inverno. Una volta aperte si conservano in frigorifero diverse settimane, in un contenitore ben chiuso.